Immola
quella tua quiete preziosa,
conquistata con lacrime e sudore,
sull'altare crudele di una smania
antica e nuova,
dolce e disperata.
Poi svuota
il desiderio inesaudito
da ogni oggetto
sensibile o sognato.
E in quell'abisso
d'ansia, immane e cupo,
che ti si schiude innanzi,
getta l'ombra di te,
per appurare
se l'ala premurosa dell'Amore
te, indegno,
sol per grazia
sosterrà.
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